Quinto dito varo

Quinto dito varo - dott. federico fofi

il 5° dito varo è una deformità caratterizzata dall’iperestensione dell’articolazione metatarso-falangea a livello del 5° dito unita ad una deviazione in varo di massimo 60° con un’importante componente rotatoria.

L’origine di questa patologia è nella maggior parte dei casi congenita è può riguardare sia i tessuti molli, come la pelle, sia l’osso.

La sublussazione dorsale della metatarso-falangea, l’iperestensione e la deviazione in varo della falange prossimale dipendono da una retrazione della capsula articolare mediale e del legamento collaterale mediale così come da una distensione delle strutture laterali.

Il tutto può essere accompagnato dalla retrazione del tendine estensore del quinto dito, che si colloca come una corda di arco favorendo la progressione della deformità; d’altra parte, la pelle dello spazio tra il quarto e il quinto dito si ritrae, aumentando così la irriducibilità del processo.

Il 5° dito varo può presentare una caratteristica esostosi (protuberanza ossea) simile a quella dell’alluce valgo.

Quando i metodi conservativi (cerottaggi, terapie fisiche o fisioterapiche) o l’utilizzo di ortesi (es. protezioni in silicone) risultano inefficaci e la deformità è accompagnata da dolore è difficoltà motorie, allora è necessario ricorrere alla correzione chirurgica che può essere effettuata con la tecnica percutanea mininvasiva.

L’intervento chirurgico può prevedere plastiche cutanee, allungamenti tendinei e osteotomie dell’osso per il riallineamento dell’articolazione. Come per le altre deformità delle dita minori, l’anestesia è locale e i gesti chirurgici, eseguiti in brevissimo tempo attraverso delle mini incisioni cutanee, permettono sia una correzione dei tessuti molli sia una correzione dell’osso.

A fine intervento il carico è immediato e, naturalmente, non vengono impiegati fili metallici o altri mezzi di sintesi.